immaturi

Defez VS Salnivi – Quale messaggio stiamo passando?

Uso volutamente nomi tarocchi come in quei videogiochi di calcio in cui per questioni di diritti vari ti ritrovavi a schierare tali Roberto Larcos, Batustita, Del Pierro e via così.

Lo faccio perché vorrei esprimere un mio pensiero su questa vicenda senza citare direttamente i due, evitando così di fare il gioco di chi trae sempre vantaggio dal far parlare di sé, nel bene o nel male.

Chi ha orecchie per intendere intenda…

Ora, non entro nel merito della questione perché sto ancora ultimando gli esami da Virologo, … e il Master in Diritto e Libertà di Espressione sul Palcoscenico l’avevo in programma per l’anno prossimo…

Tuttavia, osservando (anche solo di sfuggita, perché la giornata è sempre piena e si arriva la sera stanchi e con poca voglia di litigare nei commenti dei social… e dove trovino tutti questi il tempo di scannarsi tra loro resta per me un mistero) le reazioni della massa e le contro-reazioni dei coinvolti, e le contro-contro reazioni degli uni e le contro-contro-contro reazioni degli altri… si insomma: mi sono perso 🙂

Fatto sta che mi sembrano le scene di quando si era piccoli e i battibecchi si svolgevano di persona (beati noi), con i capannelli di amici che si schieravano a mo’ di tifoserie per sostenere l’uno l’altro o quell’altro ancora, senza alla fine nemmeno sapere bene il perché della questione.

Tanto che alla fine, molto spesso per non finire in vicoli ciechi, si finiva per spostarsi su questioni più semplicistiche tipo “chi è più alto?” o “sono più grande io quindi ho ragione io”, con la linguaccia di fuori e le peggio colorite espressioni da bambini ancora immaturi.

Bene, l’ultima parola forse vale tutto il pensiero: immaturi.

Posto che sui contenuti del famoso discorso che ha scatenato il putiferio io mi trovi anche piuttosto d’accordo… mi chiedo sinceramente: che messaggio stiamo passando?

Perché dei contenuti del discorso ormai fottesega. Anzi: fottesegava probabilmente già poco dopo averlo esposto ed ascoltato, con tutta la tiritera della censura e compagnia bella.

Quel che conta sembra essere più che altro il rumore scatenato, il riuscire a mettere gli uni contro gli altri, il rivangare e rinfacciare, lo scavare finché non si trova da qualche parte un torto precedente, più o meno lontano, più o meno grave, con cui sminuire in qualche modo l’avversario.

Insomma, un po’ come i bambini che non sapendo più che pesci pigliare si affidano al “chi è più alto?”.

Immaturi.

Di rispettivamente 31 e 48 anni, con due figli ciascuno.

Complimenti 🙂

——

Piccola postilla in chiusura:

Quando 10 (e più) anni fa ai Muse venne imposto di esibirsi in playback durante una trasmissione televisiva italiana si ribellarono a questo affronto con quel genio e quella classe che solo i grandi artisti hanno, scegliendo di esibirsi – senza dir nulla – a ruoli scambiati, impartendo alla conduttrice (ahilei) e alla rete (era sempre quella lì) una di quelle lezioni di umiltà che nessuna telefonata o discorso al mondo potrebbe reggere.

Gustatevene pure la registrazione qui (il “batterista” è qualcosa di epico, concorderete). 

Fine

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