Ho combattuto a lungo con me stesso per capire se il punto interrogativo fosse da mettere o meno nel titolo… e alla fine l’ho messo tra parentesi: ognuno lo legga con l’intonazione che preferisce.
[NOTA: in questo post, per semplicità e rapidità di scrittura, ho usato sempre l’accezione maschile dei termini, che in lingua italiana solitamente è usata per la generalizzazione; non mettetemi in croce per non aver ogni volta specificato uno/a o una/o o robe simili che a mio modesto parere poco aiutano a migliorare eventuali situazioni di disparità di genere 🙂 ]
Ci siamo, inizio con il ragionamento!
In questi giorni di fatiche politiche tipicamente italiane ho sentito/letto spesso frasi tipo “quelli no, sono tecnici, quegli altri si, sono politici“, – naturalmente anche in bocca a persone che con ogni probabilità non saprebbero distinguere il tecnico della caldaia da quello del suono, ma questa è un’altra storia… – fatto sta che mi sono posto il dubbio di capire quando un tecnico diventa un politico (? – ci risiamo, lo metto o no?).
Io dico: uno studia giurisprudenza, si laurea, fa praticantato, un sacco di gavetta e poi (finalmente) diventa avvocato.
Uno studia medicina, si laurea, fa tirocini abilitanti, un sacco di gavetta e poi (finalmente) diventa un dottore. (che poi in questo momento ci sia bisogno urgente di medici e le tappe si accorcino è un caso eccezionale legato ad un’emergenza sanitaria mondiale, ma il concetto resta in piedi comunque.)
Uno studia … ehm … cosa studia? … ehm … in cosa si laurea … ehm … come si abilita? che percorso fa? che?… e diventa un politico!
Insomma: come fa uno a diventare un politico?
Esiste un corso di laurea specifico? No.
Esiste una abilitazione particolare? No.
Esiste un percorso da seguire? No.
Esiste … ? No.
E quindi?
Mi viene in mente la faccenda dei Big del Festival di Sanremo
Quando ero piccolo sapevo che a Sanremo quando era il turno dei “Big” entravano nomi storici, importanti e riconosciuti del panorama musicale italiano (apprezzati o meno, questo è un altro conto).
Oggi questa accezione è parecchio più sfumata, credo siam tutti d’accordo.
Ecco: io l’ho capita molto tardi quella piega del regolamento per cui, fatto 1 Sanremo, al successivo sei un Big (per definizione), indipendentemente dal fatto che magari al precedente fossi arrivato a fondo classifica e nessuno avesse (mai) cagato la tua musica prima!
Conclusione
E allora, tornando al nostro tema di tecnici e politici: non è che per diventare ufficialmente politico ti basta semplicemente iniziare a farlo? e che se il giorno della tua nomina tutti ti guardano in cagnesco come “tecnico” a te basti reggere per qualche tempo perché poi la categoria di “politico” scatti in automatico?
A risentirci per altre supposte di saggezza simili 🙂
FINE