N-esimo modo ignobile con cui taluni esemplari del genere umano pur di fare cassa approfittano anche della malattia dei loro simili.
Vado per “ritirare” (sembra che io stia andando al magazzino spedizioni a prendere un pacco) papà degente da diversi giorni nel reparto chirurgico dell’Ospedale Sant’Anna di Como (lo stesso del famoso #codicecuoregiallo) e all’ingresso chiedo di poter accedere in automobile al piazzale davanti all’uscita della struttura.
Mi viene risposto picche, e vengo incoraggiato ad andare a parcheggiare nel solito autosilo sotterraneo, a salire quindi al reparto, a portare il papà in carrozzina fino alla hall, quindi scendere agli inferi del quarto piano sottoterra (lasciando mio padre solo nella hall immobile sulla carrozzina, facendolo quindi sentire ancora più malato di quanto lo sia veramente, – fortuna che sia un ragazzone di 73 anni giovanile e forte di spirito!)
Dice l’addetta all’ingresso: “riprendi quindi la macchina e solo allora potrai fare il giro dell’oca e risalire in superficie per portare l’auto al famoso ingresso pedonale per recuperare il papà.
Dico io: ma è normale che io debba buttare nel WC circa 30 minuti, tra:
- fai inversione
- risali la stradina
- entra all’autosilo sotterraneo
- scendi agli inferi del quarto piano sotterraneo (tanto prima non trovi nulla di buono)
- risali a piedi (ascensore è un miraggio – esiste, ma ti fa perdere ulteriori 7 minuti in attesa, e nella mia inutile vita 7 minuti valgono!)
- vai a prelevare il papà e portalo nella hall; abbandonalo quindi come fosse un pacco intanto che vai a recuperare l’automobile
- paghi il parcheggio (1,50€ a fronte di una permanenza dell’auto in sosta inferiore alla mezzora, documentabile se serve)
- scendi a prendere l’auto
- risali cercando di non farti fare la fiancata dai pazzi che sfrecciano a 80 km/h sulla corsia dedicata alle ambulanze (ma il ritiro patente? no eh.. .quello solo se uno ha bevuto lo 0,000000000001% in più di quanto la legge preveda)
- finalmente riprendi il papà dalla hall e lo travasi sul sedile passeggero riscaldato
Tutto questo per scoprire poi che il trucco lo conoscono bene due fratelli africani (o di simile origine) che per “ritirare” l’anziana madre operata nello stesso reparto del mio papà, hanno fatto gli gnorri e sono entrati garantendo che “la signora era già alla hall che aspettava”.
Ma sticazzi! voi avete capito tutto di come funziona in Italia: basta intortare bene il prossimo e sei a cavallo!